Terzo appuntamento. Dopo la presentazione generale ai soci del 22 FEB 2013 e l’incontro di approfondimento tenutosi l’ 08 | MAR | 2013 il tavolo procede nella sua fase preparatoria “interna” individuando:
A_quali obiettivi? | B_quali priorità? |
C_quali iniziative? |
A1 | implementare la qualità percepita dell’IDENTITA’ d’area, elevare la rilevanza della sua ATTRATTIVITA’, promuovere l’attitudine a FARE RETE | B1 | avviare un processo partecipativo mirato a facilitare il dialogo tra gli attori del territorio sulle nuove dinamiche di identità e competitività d’area | C1 | offrire risorse umane e spazi di Urban Center come punto d’incontro tra l’asse est-ovest (Pedemontana Colline Venete) e nord-sud (Canale di Brenta) |
A2 | l’obiettivo strategico è favorire la qualità delle relazioni interne all’area, in particolare in tema di attrattività del territorio; più impegno oggi = maggiore qualità domani nella relazione territorio/ futuro | B2 | individuare processi di comunicazione e azioni coordinate idonee a spendere credibilità per catalizzare l’interesse di decisori, operatori, associazioni di categoria, amministrazioni | C2 | organizzazione una giornata di presentazione del progetto (pubblico e stampa locale), con allestimento espositivo organizzato in percorsi tematici e obiettivi strategici d’area |
A3 | promuovere la visione di distretto della sostenibilità: favorire il dibattito, elevare la cultura di Marketing Territoriale verso la consapevolezza delle potenzialità d’area | B3 | dotare il tavolo di una propria attività di ufficio stampa, che promuova con continuità il progetto e faccia da refente univoco verso attori e stampa locale | C3 | composizione di un’agenda di incontri mirata a coinvolgere referenti e attori del territorio in un Osservatorio Turistico permanente |
Urban Center Bassano, in avvio il tavolo Marketing Territoriale
Quali sono le azioni più idonee che consentono di elevare l’attrattività, dare dinamica all’economia turistica, creare occupazione, offrire valore aggiunto e sviluppo sostenibile al territorio? La sfida è – rimane – culturale. Il tema per Urban Center è quello originale: la visione di distretto della sostenibilità (M. Vallotto). La convinzione è che oggi sia strategico impegnarsi per favorire la qualità delle relazioni interne all’area; questo impegno si tradurrà domani in qualità della relazione tra territorio e futuro. Nuove dinamiche di competitività impongono visione e linee guida condivise, questo “dentro” un piano strategico d’area. Il territorio deve essere percepito come identità forte. Indispensabile quindi sviluppare una narrazione creativa originale, codificarla, declinarla coerentemente. In mancanza di questo asset immateriale non è possibile essere percepiti come area rilevante. Ed è impossibile intercettare un turismo di prossimità, nazionale, internazionale. E’ richiesto, prima di tutto, una governance per elevare la qualità della comunicazione, sotto un unico marchio d’area. Prospettiva certamente ostica, che certo faticherà localmente a superare le resistenze di chi opera con un approccio tradizionale. Tuttavia non basta più esserci, neppure se si dispone del bendiddio di cui l’area in effetti dispone. Ad alzare l’asticella della competitività d’area sono stati proprio dinamicità e competitività raggiunti dai vicini Sistemi Turistici del Trentino. Rispetto a queste economie di valle, subito a nord del Canale di Brenta, il nostro territorio non ha consapevolezza diffusa che «la qualità dell’accoglienza turistica riguarda l’insieme della popolazione locale» (cfr. Leader2, European Commission). Ora – al netto dalle appartenenze politiche – chiediamoci se istituzioni, amministrazioni locali, provincia, regione, stampa locale, associazioni di categoria e società civile stiano davvero favorendo questo processo. In questo senso è in formazione in seno a Urban Center un tavolo-laboratorio di Marketing Territoriale. L’obiettivo è organizzare e mettere a disposizione risorse umane e gli spazi della sede come punto d’incontro tra l’asse est-ovest (Pedemontana Colline Venete) e nord-sud (Canale di Brenta). Si tratta di creare, responsabilmente, un punto di partenza inclusivo, un laboratorio permanente, aperto alle esperienze di tutti, motore di percorsi condivisi. La prima fase a carattere propedeutico e organizzativo, quindi interno, si concluderà tra maggio e giugno. L’avvio operativo prevede una presentazione pubblica e la composizione di un’agenda di incontri tesa a coinvolgere referenti e attori del territorio.