Primo vagito per l’Urban Center – Bassanonet

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Chiamatela, se volete, la “metropolitana delle idee”.
Sette poli decentrati del Veneto – Bassano del Grappa, Possagno, Caldogno, Unione dei Comuni del Camposampierese, Schio, Valdagno e Montorso – e una città capoluogo – Vicenza – che si collegano idealmente, come sulle “linee colorate” dell’Underground di Londra, per convergere tutti a Venezia, nella grande stazione centrale della Biennale di Architettura.
E’ l’interessante sfida di “Provincia Italiana”, l’evento collaterale della 12° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia: un “laboratorio per ripensare il territorio” che attraverso “azioni, talk e workshop” nelle città coinvolte cercherà di disegnare, sotto il profilo urbanistico e culturale, il Veneto che verrà.
Ciascuna località coinvolta nel progetto ospiterà degli eventi per dialogare sui temi del territorio di riferimento, per “ridefinirne i caratteri, pianificare attivare nuovi progetti e innescare nuove modalità di relazione sociale e culturale.”
In altri termini: parlare di come, e verso dove, si svilupperà il territorio coinvolgendo direttamente la sua comunità.
Accadrà anche a Bassano del Grappa, con un ciclo di quattro incontri riguardanti il nuovo “Urban Center”: il nuovo spazio a servizio dei cittadini, ubicato a Palazzo Sturm, dedicato ai progetti, alle idee e alle proposte per la città di Bassano.
Relatori e esperti da tutta Italia convergeranno in riva al Brenta per un confronto sulle esperienze di “Urban Center” già attive in alcune grandi città del nostro Paese e per un aggiornamento – rivolto in primo luogo agli amministratori locali – sui nuovi concetti dello sviluppo urbano in Italia e in Europa.
Si inizia venerdì 8 ottobre alle 18.30 in Sala Chilesotti al Museo Civico con un incontro con Francesco Evangelisti, coordinatore della commissione tecnica Urban Center di Bologna.
Martedì 12 ottobre alle ore 15, all’Urban Center di Palazzo Sturm – che sarà aperto per la prima volta in assoluto – si terrà invece un workshop su “La città comunicante” con Flavio Albanese, presidente di ASA Studio Albanese.
Giovedì 28 ottobre, in Sala Chilesotti, incontro con Elena Carmagnani, responsabile attività culturali e comunicazione dell’Urban Center Metropolitano di Torino; Emanuela Di Grazia e Valentina Farassino, consigliere direttivo e vicepresidente di Turn, la design community di Torino che riunisce 300 giovani professionisti; Carlo Novarino, presidente Fondazione Ordine degli Architetti di Torino e Pier Giorgio Turi, general reporter del progetto “Trasmettere la città sostenibile”.
L’ultimo incontro, sabato 6 novembre alle 18.30 in Sala Chilesotti, avrà per relatore Riccardo Marini, City Design Leader del City Council di Edimburgo.
“Provincia Italiana – ha sottolineato Cristiano Seganfredo, direttore di Fuoribiennale, organizzatore dell’evento collaterale – è un laboratorio di ripensamento del territorio all’interno di un grande evento internazionale come la Biennale di Venezia.”
“E’ un progetto – ha detto il sindaco Stefano Cimatti – grazie al quale otto città del Veneto si trovano al centro di iniziative che allargano gli orizzonti.”
“Il ruolo di Bassano del Grappa – ha affermato l’assessore comunale all’Urbanistica Rosanna Filippin – è quello dell’Urban Center. Attraverso i quattro incontri costruiremo il nostro progetto-pilota di Urban Center che, col confronto successivo con la città, vorremmo crescesse. Sarà un luogo aperto di comunicazione, nel senso più ampio del termine, sull’idea di città.”
L’apertura ufficiale del “laboratorio-officina della città” a Palazzo Sturm è in calendario a novembre, dopo la conclusione degli incontri di “Provincia Italiana”.
Nell’occasione saranno illustrati alcuni progetti ed esposte alcune questioni-chiave della Bassano di domani: dal “Progetto Chipperfield” per la riqualificazione delle rive del Brenta e del Ponte Nuovo all’Area Parolini ex “Torri di Portoghesi”, ma anche progetti in corso di attuazione come l’intervento sulla Scuola Media “Leoncavallo”.
Nel frattempo, grazie alla Biennale, otto luoghi del “Veneto diffuso” entrano in rete per un comune contributo alla promozione dello sviluppo urbano sostenibile nell’era della crisi.
Insomma: “Provincia Italiana” per sprovincializzarsi.

[da bassanonet.it]