La luce democratica – Bassanonet

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“La accendiamo?”. Non è il tormentone di un quiz televisivo, ma il senso della domanda che tramite questionari diretti e un sondaggio on line sarà rivolta ai cittadini di Bassano del Grappa, chiamati a esprimere la loro opinione sulla futura caratterizzazione dell’illuminazione pubblica del centro storico.
E’ un modo utile, vista la normativa del settore, per fare di necessità virtù.
I vecchi lampioni urbani ad alto consumo e con l’irradiazione della luce dispersa anche verso l’alto sono infatti fuorilegge: le norme regionali sul risparmio energetico e il contenimento dell’inquinamento luminoso impongono ai Comuni di cambiare la lampadina, e tutte le tecnologie e i sistemi di gestione che ne conseguono. La legge obbliga pertanto a sostituire tutte le lanterne, storiche o non storiche che siano.
Ma è un procedimento complesso e soprattutto costoso, che con gli attuali chiari di luna per le risorse degli enti pubblici rischia di tradursi in un bagno di sangue. Non però per il Comune di Bassano, che con l’assessorato alla Sostenibilità retto da Andrea Zonta ha da tempo gettato le basi del nuovo Piano dell’Illuminazione Pubblica battendo la strada dei progetti europei.
Quale partner del progetto di cooperazione europea “PLUS”, mirato alla promozione dei nuovi sistemi di illuminazione pubblica sostenibile, il Comune ha già sperimentato le buone prassi del settore e ottenuto nel 2012 un finanziamento di 172mila euro.
Ora Bassano – assieme ad altre quattro città del nord Europa, tra cui la capofila Eindhoven, in Olanda – è parte integrante del progetto europeo “ENIGMA”, che ha l’obiettivo di realizzare 5 interventi pilota di illuminazione pubblica innovativa nell’ambito di diverse realtà locali europee.
Anche qui, dall’Europa, sono arrivati i soldini: un finanziamento di 602mila euro assegnato a Bassano e cofinanziato dal Comune per un importo di 172mila euro, pari all’introito incamerato col progetto “PLUS”.
Adesso – con le risorse ottenute – si tratta di passare alla fase operativa, per tradurre le direttive di sostenibilità e risparmio energetico della Comunità Europea in un effettivo sistema di luci pubbliche al passo coi tempi.
Il “quando”, ma soprattutto il “cosa” e il “come” sono tuttavia ancora da definire.
E questo perché, nelle intenzioni dell’assessore Zonta, la futura illuminazione pubblica di Bassano non dovrà essere una novità decisa e imposta a tavolino, ma sperimentata e gradita dai cittadini.
Per questo motivo il Comune ha aderito a un terzo progetto europeo, chiamato “SUNSHINE”, che si propone di coinvolgere la popolazione nell’orientamento delle scelte dei pubblici amministratori riguardo alle luci della città.
A Bassano, nella fattispecie, sarà condotto un progetto pilota per la raccolta statistica dei dati sensibili di gradimento dei cittadini sull’illuminazione delle vie del centro storico a traffico prevalentemente pedonale.
“Il primo obiettivo – spiega l’ing. Ivo Zancarli, referente tecnico del progetto – è quello di definire un apparecchio di illuminazione verticale per centri storici a led, e lavorare in ambito pedonale per vedere se l’impianto ha un’ottica confortevole per la passeggiata. Dobbiamo capire se la gente è contenta della quantità e qualità della luce e misurare il grado di soddisfazione.”
Nei mesi prossimi quindi, presumibilmente tra febbraio e marzo, saranno effettuati i “test di gradimento” su almeno tre vie del centro storico allacciate alla rete dell’“armadio” dell’illuminazione pubblica del Terraglio in piazzetta Guadagnin.
Saranno messi in funzione tre tipi di prototipo di lanterna a led realizzati dalla Guzzini di Recanati, partner tecnologico dell’iniziativa: una lanterna di vecchio tipo adattata a led, un apparecchio standard e un apparecchio “funzionale per il centro storico” basato sulle indicazioni degli architetti che collaborano al progetto.
I cittadini – rispondendo a un questionario sul posto o partecipando al sondaggio sul web in un sito dedicato che sarà comunicato successivamente – saranno invitati a esprimere la propria opinione sulla loro percezione dei parametri di illuminazione: livelli di illuminamento, “colore” della luce, grado di comfort visivo e estetica dell’apparecchio illuminante.
Il progetto realizzato, con relativo protocollo tecnologico, sarà quindi presentato all’Europa per concorrere a un nuovo finanziamento. Mentre i dati raccolti sulla “satisfaction” della cittadinanza saranno a loro volta indicativi sul “come procedere dal punto di vista illuminotecnico per il movimento pedonale”.
“Bassano sfrutterà questi dati – conferma l’assessore Zonta – per il cambiamento dell’illuminazione pubblica all’interno della città. Questa indagine si collega quindi al progetto europeo “ENIGMA” che ci finanzia il progetto pilota per l’installazione degli impianti della nuova illuminazione pubblica sostenibile.”
Tutto quanto sopra detto e scritto è presentato in una mostra allestita fino al 27 ottobre all’Urban Center, con orario di apertura il giovedì dalle 10 alle 12, il sabato dalle 10 alle 12.30 e la domenica dalle 16 alle 19.
L’esposizione – intitolata “(Ri)illuminiamo Bassano”, promossa dall’assessorato comunale alla Sostenibilità e inserita nel programma della rassegna per l’ambiente “Frequenze Sostenibili” – illustra la cornice dei progetti europei e mette a confronto i vecchi e ormai obsoleti sistemi di illuminazione della città con il concetto dei nuovi prototipi a led che saranno sottoposti al giudizio dei cittadini.
Nell’occasione, ieri all’Urban Center si è svolto un workshop tra gli addetti ai lavori per la valutazione e gli indirizzi definitivi del progetto pilota che coinvolgerà la popolazione. La settimana prossima, inoltre, una delegazione del Comune sarà a Eindhoven in vista dell’incontro tra le cinque città europee partner del progetto “ENIGMA” che si svolgerà a dicembre a Bassano.
Insomma: “La accendiamo?”. Spetterà ai cittadini dire quale tipo di illuminazione meglio risponde alla confortevolezza dell’occhio e all’estetica del centro storico. Un esperimento di luce democratica che, in questi tempi di decisioni “improvvise” o calate dall’alto, non è cosa da poco.

[da bassanonet.it]