Ne è passata di acqua sotto il Ponte di Bassano dai tempi delle famose “Torri di Portoghesi”. Su quel discusso e contestato progetto, l’attuale Amministrazione comunale – contraria all’edificazione delle due torri gemelle – ha vinto le elezioni, e nei primi tre anni del suo mandato ha riaperto il negoziato con i privati proprietari dell’area (la società Numeria sgr) per definire il nuovo assetto urbanistico e dei volumi edificabili nella strategica zona di Bassano del Grappa a ridosso della ferrovia.
Ne è scaturita una nuova proposta di accordo pubblico-privato che prevede – in estrema sintesi – una superficie edificabile complessiva di 33mila metri quadri (rispetto ai 39mila del piano urbanistico originario), l’altezza massima degli edifici da costruire fissata in 30 metri (rispetto ai 65 delle “Torri”) e una destinazione degli immobili prevalentemente residenziale, oltre all’uso commerciale e direzionale.
Come contropartita, i privati si accollano la realizzazione della strada parallela alla ferrovia tra via Villaraspa e Ca’ Baroncello – asse viario ritenuto strategico dal Piano della Mobilità Sostenibile redatto dal Comune – e di un parco pubblico.
E’ il Bignami del PPE n. 4 “Area Parolini”: il Piano Particolareggiato Esecutivo che cambierà i connotati a una porzione “incompiuta” della città che già dai lontani tempi del Piano Mar è alla ricerca di una nuova identità urbanistica.
Tutto quello che volevate sapere sull’Area Parolini, ma non avete mai osato chiedere è ora contenuto in una esauriente esposizione all’Urban Center di via Portici Lunghi-porto di Brenta, promossa dall’UCB (Associazione Urban Center Bassano): la mostra degli elaborati relativi alla nuova proposta di accordo pubblico-privato PPE n.4.
La mostra – aperta dal martedì al venerdì dalle 16 alle18.30, il sabato dalle 10 alle 12.30 e la domenica dalle 16 alle 18.30 – si pone l’apprezzabile obiettivo di informare la cittadinanza sull’importante ma non facile argomento cercando di evitare il più possibile i “tecnicismi” degli addetti ai lavori.
Il percorso dell’esposizione, che comprende anche un agile e chiaro opuscolo riassuntivo, presenta l’evoluzione del piano progettuale per l’Area Parolini nei suoi aspetti salienti: la cronistoria dell’iter urbanistico e amministrativo, la redazione e le indicazioni del Masterplan Bassano 2020, il concorso di idee per la progettazione dell’area promosso da Numeria, il progetto vincitore (firmato C+S Associati – Andreas Kipar – LAND) e la proposta di nuovo accordo tra l’Amministrazione e i privati che ridefinisce, riducendole, la densità edilizia e le altezze massime dei volumi edificabili nell’area.
Una mostra informativa che non va fruita passivamente: ai visitatori viene infatti richiesto di esprimere la propria opinione compilando un questionario (disponibile anche online: www.urbancenterbassano.it/index.php?option=com_breezingforms&view=form&Itemid=205) nel quale si chiede al cittadino – tra le altre cose – se “risultano comprensibili” gli argomenti tecnici trattati (la cronologia della vicenda, i temi dei diritti edificatori, i temi della perequazione e dei crediti edilizi), se condivide o no i 5 temi del Masterplan Bassano 2020, se il progetto vincitore del concorso di idee risponde o meno alle istanze della città e se ha suggerimenti per migliorare l’informazione su questa iniziativa.
Un esercizio di cittadinanza attiva – o meglio ancora, interattiva – che, per il nostro senso civico, è tutta salute.